Esistono luoghi e oggetti che per natura rimandano concettualmente all’idea di svago e di spensieratezza. In questa determinata epoca storica, in cui è richiesta una sospensione delle normali attività sociali, questi luoghi si sono ritrovati deserti. Covid Luna Park si pone come una serie di scatti che analizza le possibilità narrative e visive di un luogo tipicamente soggetto a un flusso ampio di persone, un luogo che siamo abituati a vedere pieno e che ora muta forma, un luogo in cui le forme, spesso piegate dalla massiccia partecipazione umana, agiscono libere da tutte le forze richiamando la nostra attenzione in uno scenario che da febbrile si trasforma in ameno.